Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO, AUMENTA LA PRESENZA DI RICHIEDENTI ASILO PROVENIENTI DALLA ROTTA AFRICANA CIONI, BASTA PARCHEGGIARE FALSI PROFUGHI IN GIRO PER LA CITTA'

Se fino a marzo dell'anno scorso la presenza di richiedenti asilo a Schio provenienti dalla rotta del Mediterraneo era in calo, dalla fine del 2021 i migranti in città sono tornati a salire come conseguenza dell'aumento dei flussi in ingresso, tant’è che nei primi 8 mesi di quest'anno sono oltre 59.000 i migranti arrivati in Italia (i dati tengono conto solo della tratta marittima), contro i 39 mila del 2021 e i 18 mila circa dei primi otto mesi del 2020.
<< Attualmente la gran parte dei migranti arrivano dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Bangladesh – spiega il consigliere comunale Alex Cioni – ma si tratta per lo più di migranti economici che  andrebbero immediatamente espulsi. Invece, com’è successo con la marea di nigeriani arrivati tra il 2015 e il 2017, saranno ripartiti in giro per l’Italia come richiedenti asilo ottenendo vitto e alloggio pagato dai contribuenti italiani >>.
 
Su questo tema il consigliere di SchioCittà Capoluogo e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia ha depositato un'interrogazione al sindaco per sapere se a fronte delle richieste della Prefettura vicentina per reperire nuovi posti letto l’Amministrazione comunale ha informazioni sull’arrivo in città di altri richiedenti asilo presi in carico dalle cooperative accreditate.
Dalla risposta all'interrogazione i numeri certificano che la presenza di richiedenti asilo in città è tornata a salire. Se nel 2018 Schio ha raggiunto il picco di presenze con oltre 200 richiedenti asilo, nel 2020 erano ancora 135 le persone ospitate in numerosi alloggi messi a disposizione dalle cooperative accreditate all’accoglienza, scese poi a 115 al 31 marzo dell’anno scorso. Invece, al 31 dicembre del 2021, sono tornati leggermente ad aumentare arrivando a 122 individui e 128 nei primi sei mesi di quest'anno.
 

Un aumento che riguarda coloro che hanno avviato la richiesta di residenza anagrafica in Comune -spiega il consigliere. << Il numero di richiedenti asilo può essere ancora maggiore di quanto risulta agli uffici comunali non essendoci da parte delle cooperative l'obbligo di informare l'ente comunale sugli ingressi in città >>. 
Una situazione che secondo Cioni spiegherebbe la difficoltà della Prefettura di reperire posti letto su tutta la provincia di Vicenza. << Continuerò a vigilare speranzoso che con il voto di fine settembre si realizzino le condizioni politiche per un radicale cambio di rotta nella gestione nazionale dei flussi migratori illegali. La tratta di queste persone deve terminare come deve terminare la redistribuzione di falsi profughi da parcheggiare nelle nostre città >>. 





Articoli più letto dell'ultimo mese