Il
capogruppo in Consiglio comunale di "SchioCittà Capoluogo - PrimaSchio"
Alex Cioni ha protocollato in questi giorni due interrogazioni
all'Amministrazione comunale. Una riguarda il conferimento del verde e
delle ramaglie agli ecocentri comunali, la seconda domanda interessa
l'emergenza sociale abitativa e una serie di quesiti sui Servizi sociali
connessi all'ufficio casa del Comune.
"La scelta di mantenere l'accesso agli ecocentri su appuntamento sta creando non pochi disagi" - spiega il consigliere comunale - a
cui sono giunte delle segnalazioni di alcuni cittadini che avrebbero
notato in città "un aumento del rifiuto verde abbandonato nei campi,
piuttosto che in aree boschive più o meno nascoste, o addirittura nei
cigli stradali". Considerando che la modalità su appuntamento “non agevolerebbe gli utenti a servirsi di questo servizio”, Cioni chiede di sapere se e quando “sarà
possibile recarsi agli ecocentri (come già accade in altri Comuni),
senza appuntamento tornando così alla modalità di accesso precedente
all'emergenza sanitaria”.
La seconda interrogazione interessa i Servizi sociali del Comune.
Anche in queste caso il consigliere di PrimaSchio è stato avvicinato da
alcune famiglie scledensi che stanno affrontando una fase delicata
della propria vita: “Può capitare a tutti, e quando meno te lo
aspetti, di trovarsi trascinati nel vortice di un disagio sociale
particolarmente grave, seppur temporaneo, tanto da avere problemi ad
avere un alloggio dove vivere o di non riuscire più a pagare
regolarmente le bollette – sottolinea Cioni. In una fase storica
nella quale le crisi economiche paiono la normalità, non l'eccezione, i
Servizi sociali assumono un ruolo sempre più essenziale”. Con l'interrogazione il consigliere del Centro Destra si pone l'obiettivo di “analizzare
dettagliatamente gli strumenti a disposizione del Comune per valutarne
l'efficacia, visto e considerato che la nostra città è tutt'altro che
immune dai casi di disagio sociale, mentre il sistema di edilizia
residenziale pubblica, risulta essere insufficiente a fronte alla
totalità della domanda abitativa e alla complessità sociale che
caratterizza il contesto di riferimento”.