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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO, IMMIGRAZIONE. SCOPPIA LA POLEMICA PER L'ENNESSIMO BOLLETTINO PARROCHIALE ANTI SALVINI


ALEX CIONI: PRETI ED ESPONETI DEL PD SE LA FANNO E SE LA GODONO 

Lo scorso dicembre il comitato di cittadini PrimaNoi ha innescato una polemica nei confronti del consiglio pastorale “Schio Est” per aver pubblicato nel suo foglietto informativo un articolo apertamente polemico contro il “Decreto Sicurezza” voluto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
A distanza di quasi sei mesi, sulle pagine del medesimo foglietto, si legge che domenica 16 giugno ci sarà l’assemblea parrocchiale dell’unità pastorale: tra i punti all’ordine del giorno verrà trattato l’argomento dell’accoglienza dei profughi e il Decreto Sicurezza per il quale interverrà Giulia Andrian, consigliere comunale del Partito Democratico. Appuntamento che non è sfuggito agli attivisti del comitato PrimaNoi che, come noto, è impegnato da anni sul fronte opposto.
“Ormai – attacca Alex Cioni di PrimaNoi - è un dato assodato che tra i vertici del potere clericale e la sinistra immigrazionista è amore vero, tanto che se la fanno e se la godono tra loro promuovendo incontri a senso unico senza il minimo sindacale di contraddittorio. I preti sono liberissimi di trattare i temi di attualità politica che ritengono più opportuni, anche se la loro posizione privilegiata di autorità ecclesiastiche li dovrebbe condurre ad essere più prudenti, se non altro per rispetto di tutti quei fedeli che la pensano diversamente dalla consigliera del Pd e dalla stessa linea politica immigrazionista ispirata dal gesuita Bergoglio”.
Per il neoconsigliere comunale eletto nelle fila della coalizione leghista“è ormai una disdicevole prassi consolidata nel tempo l’utilizzo da parte delle gerarchie cattoliche dei loro pulpiti per fare politica spicciola allo scopo di diffondere messaggi spesso strumentali e fuorvianti".
Per il comitato PrimaNoi i provvedimenti legislativi decisi dal Ministero dell’Interno "andrebbero spiegati senza i paraocchi ideologici della faziosità politica o religiosa che spesso risulta essere diretta conseguenza di un approccio mentale in malafede che, per coloro i quali hanno ispirato e concentrato tutta la propria vita nella fede, risulta un aspetto quantomeno singolare e grottesco”.

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