Schio, eletto consigliere il portoce del comitato PrimaNoi



VERAMENTE GRAZIE AGLI AMICI CHE MI HANNO DONATO LA LORO FIDUCIA               di Alex CIONI

L’elezione al consiglio comunale di Schio è arrivata inaspettata, il che rende ancora più piacevole un traguardo che mi auguro sia propedeutico ad un’esperienza ricca di stimoli. Lasciando subito da parte i convenevoli, non nego che suona senz'altro strano sedere tra i banchi della minoranza assieme a quella sinistra che per vent’anni mi sono trovato a contrastare quando amministravano la città che tutta la provincia definiva “una roccaforte rossa”.
Quando da ragazzino mi parlavano di "sfondamento a sinistra", ricordando le tesi missine di Pino Rauti, credo che intendessero qualcosa di diverso. Destino beffardo o scherzi del destino? Mah!
Comunque sia, nonostante la bizzarra compagnia, sono cosciente che stare tra i banchi della minoranza, non vuol dire rivestire un ruolo di secondaria importanza, bensì un incarico fondamentale di cui pure la maggioranza che ha l’onore e l’onere di amministrare la città, dovrebbe tenere sempre in debita considerazione.
Non possiamo poi negarci che l’esito del voto ha sancito incontrovertibilmente che gli scledensi non vivono di nostalgie o di rigurgiti arcobaleno tendenti al rosso, tanto è vero che la maggioranza degli elettori si sono espressi rivolgendosi a due compagini che si sono ritrovate in competizione ma le quali rappresentano una comune piattaforma culturale.
Alla luce anche di questo dato incontrovertibile, se il ruolo di opposizione ci impone di lavorare senza sconti nei confronti della maggioranza orsiana, sono certo che il senso di responsabilità ci imporrà di tenere un approccio da “opposizione costruttiva” che agirà con maturità non per risentimento o per rivalsa come spesso accade in politica, ma solo e nell'esclusivo interesse della Comunità.
In questo senso uno dei nostri compiti sarà di tracciare un percorso virtuoso finalizzato a spronare la maggioranza che altrimenti rischia adagiarsi sugli allori scivolando nell'ordinaria amministrazione. Cinque anni sono lunghi ma passano in fretta, il che dovrebbe imporre gli amici "civici" di aprire la mente per proiettarsi ai dieci anni che seguiranno al 2024. Sursum Corda!

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