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Schio. Teleriscaldamento, recupero del calore industriale e coerenza ambientale: Fratelli d’Italia deposita un’interpellanza in Comune

U n’interpellanza presentata in Consiglio Comunale riapre la discussione sul tema del benessere ambientale e della qualità dell’aria (clicca qui). Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con questo atto che sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale del 28 aprile, intende accendere un riflettore sul potenziale contributo che alcune aziende private potrebbero offrire allo sviluppo del teleriscaldamento cittadino, andando oltre le posizioni critiche e ricorrenti assunte in questi anni nei confronti del termovalorizzatore di Cà Capretta da parte dell’amministrazione comunale, alla guida della città da undici anni. Al centro del testo, la proposta di promuovere uno studio di fattibilità per il recupero del calore di scarto da impianti industriali presenti nel territorio comunale che operano con forni industriali attivi 24 ore su 24. “ È un’iniziativa concreta e orientata al futuro – spiega il capogruppo Alex Cioni – ma che non può prescindere dal segnalare una contraddizione evident...

Banche. Associazioni a delinquere?

MA SE NON HANNO UNA FUNZIONE SOCIALE, LE BANCHE A CHE SERVONO? 

Il governo Monti ha arbitrariamente di rifinanziato il Monte dei Paschi di Siena con 3.9 miliardi di euro dei contribuenti, azzerando, di fatto l’intero flusso di entrate rappresentato dall’IMU, che in pratica è diventata un regalo degli italiani alla banca senese.
L’operazione ha scosso l’opinione pubblica creando disappunto e perplessità nei cittadini. Una semplice riflessione però va fatta.
La banca dovrebbe avere la funzione sociale di erogare il credito fornendo al cittadino il denaro necessario per poter acquistare la casa o all’impresa per acquistare i fattori produttivi (macchinari, impianti, computer, ecc.).
E’ ovvio che il denaro ha un costo e che debba essere posto un tasso di interesse sul denaro prestato.
Attualmente riuscire ad ottenere denaro è difficilissimo se non impossibile, anche fornendo garanzie.
Quando viene concesso un mutuo per l’acquisto della casa la banca si tutela ponendo un’ipoteca sull’immobile che, in caso di inadempienza, diventa di sua proprietà. Inoltre applica sull’importo erogato un interesse che spesso arriva a far rimborsare al richiedente anche il 50% in più del capitale richiesto. 
Per di più le banche, forti delle ipoteche sugli immobili, hanno facoltà di emettere cartelle fondiarie da immettere sul mercato azionario con ulteriori guadagni.
Diverso è il caso delle imprese che per lavorare hanno bisogno dell’appoggio bancario. La banca per prestare denaro, garantire scoperti o concedere fidi chiede tassi di interessi ancora maggiori di quelli per il mutuo-casa, rivalendosi comunque, in caso di inadempienza sui beni dell’impresa.
In un modo o nell’altro la banca dovrebbe avere interesse a erogare prestiti, svolgendo un servizio per la collettività, peraltro profumatamente retribuito.
Non concedere prestiti vuol dire per una banca perdere soldi e non svolgere più la sua primaria funzione che è erogare il credito.
Quindi se le banche non sono più in grado di fornire denaro a cosa servono? Che funzione svolgono? Che senso ha investire denaro pubblico per evitare che falliscano? Lo stato, al fine di evitare eventuali disagi sociali, dovrebbe tutt’al più intervenire rimborsando i piccoli correntisti derubati col fallimento della banca. Ma dovrebbe poi lasciare che la banca, coi suoi manager, amministratori delegati, membri del cda, tutti retribuiti  con stipendi si arrangi. Altro che prendere i soldi dalle tasche dei cittadini con la scusa dell’Imu e versarla nelle casse del Mps! 

Matteo Tedeschi
articolo tratto da : L'Officina

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