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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

AUMENTANO GLI SBARCHI DI MIGRANTI. ALEX CIONI PRESENTA IN CONSIGLIO COMUNALE A SCHIO UN'INTERROGAZIONE PER UN AGGIORNAMENTO SUI RICHIEDENTI ASILO OSPITATI IN CITTA' DALLE COOPERATIVE'


I dati degli ultimi mesi diffusi dal Ministero dell’Interno, registrano un considerevole aumento di persone sbarcate illegalmente sulle coste italiane. Se nel 2019 giunsero poco più di 5000 persone, nei primi 8 mesi di quest'anno sono già 20mila quelle intercettate e distribuite nei centri di accoglienza.

“Il fenomeno dell'immigrazione selvaggia – si legge nell'interrogazione - non si contiene seguendo un approccio ideologico, ma avviando interventi strutturali di sviluppo nei Paesi d'origine che coinvolgano direttamente i Paesi membri dell'Unione europea in una visione organica d'insieme, abbandonando così la miopia di un approccio tanto egoistico quanto provinciale”.
Con l'interrogazione presentata al sindaco che sarà illustrata nel prossimo consiglio comunale, il capogruppo di SchioCittà Capoluogo-PrimaSchio, chiede un aggiornamento sul numero di richiedenti asilo presenti in città: “L’aumento dei migranti sbarcati in questi mesi potrà avere conseguenze anche nei nostri territori che già hanno dato molto in questi anni ospitando, volenti o nolenti, numerosi migranti economici che si sono spacciati per richiedenti asilo. Il consigliere comunale ricorda quando nella fase apicale dell'accoglienza diffusa i richiedenti asilo provocavano su tutta la provincia “solo problemi, tra cui un aumento dei fenomeni criminosi come lo spaccio di sostanze stupefacenti, oggi quasi interamente gestito da clan malavitosi nigeriani, rafforzatisi negli ultimi 6 anni grazie proprio ai richiedenti asilo".
Considerati gli sbarchi in vertiginoso aumento, la volontà politica del Governo di modificare i cosiddetti decreti Salvini per riportarci “nella stagione del business dell'accoglienza", e i numerosi bandi della Prefettura vicentina alla ricerca di nuovi posti letto da adibire all'accoglienza dei migranti, "risulta tutt'altro che infondata – sottolinea Alex Cioni - la preoccupazione di molti concittadini verso un ritorno alle politiche di accoglienza diffusa a Schio come nei Comuni limitrofi".
Nel frattempo i numeri che fotografano la presenza dei migranti in città sono fermi al 31 gennaio di due anni fa, quanto i richiedenti asilo ospitati passarono dai 200 dell'anno precedente ai 158 effettivi dei primi mesi del 2018. 

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