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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Un anno fa moriva Ermes Mattielli, il ricordo di alcuni amici/VIDEO


IL COMITATO PRIMANOI LO HA RICORDATO SABATO POMERIGGIO, "VITTIMA DEI LADRI E DELLO STATO"/VIDEO

È passato già un anno da quel 5 novembre del 2015 quando morì Ermes Mattielli. Il rigattiere di Scalini (Vicenza) era stato condannato dal Tribunale a 5 anni e 4 mesi di carcere e 135mila euro di risarcimento per aver ferito a colpi di pistola due ladri rom che si erano introdotti nella sua ricicleria. Una vittima trasformata in carnefice da una giustizia che troppo spesso tutela i delinquenti e castiga gli onesti. Oggi pomeriggio il comitato Prima Noi, che è stato al fianco di Ermes durante tutta la sua battaglia legale, ha deposto un mazzo di fiori e una targa in ricordo di Mattielli. (GUARDA IL VIDEO) 
"Siamo stati al cimitero per visitare la sua tomba - afferma Alex Cioni, il portavoce del comitato - e davanti alla casa dove viveva le sue giornate". Dopo un anno, l'attenzione mediatica si è spenta, ma non il ricordo di chi gli è stato vicino. "Noi vogliamo ricordare la figura di un uomo - continua Cioni - che si è trovato suo malgrado a dovere affrontare una battaglia sulla legittima difesa che riteniamo non possa finire del dimenticatoio. Anzi, nel ricordare Ermes Mattielli, intendiamo risollevare una questione che oggi rimane, spenti i riflettori, nei cassetti della politica che deve assumersi le proprie responsabilità legiferando in modo da tutelare le vittime e non i delinquenti. La sua storia merita di essere ricordata proprio per evitare che drammi simili tornino nell'agenda politica dei partiti solo per rincorrere un fatto di cronaca nera sottoposto ai riflettori dei media". Articolo de Il Giornale - 5 novembre

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