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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

San Vito, l’incendio della roulotte dei nomadi è doloso


NOMADE SI BRUCIA LA ROULOTTE LASCIANDO ALL’ADDIACCIO I FIGLI. COMITATO PRIMANOI, TOGLIERE SUBITO LA PATRIA POTESTA’ AI GENITORI”


Arriva una spiegazione, inquietante, sul rogo appiccato ad una roulotte di nomadi a San Vito di Leguzzano in via Snichelotto poco prima delle 2 di domenica. La roulotte era abitata da Blu Helt, della nota famiglia sinti, 36enne con moglie di 23 anni e due figli di 6 e 4 anni. Una videocamera ha ripreso l’intera operazione. Come scrive Il Giornale di Vicenza, nelle immagini si vede un uomo di corporatura robusta entrare nella roulotte ed uscirne con coperte, aprire il cofano dell’auto parcheggiata vicina, intestata ad uno scledense di 56 anni ma utilizzata dai nomadi. L’uomo sembra rimuovere dei pezzi e poi richiudere il cofano. Tutto mentre una donna giovane, due bambini ed un’anziana si muovono nel parcheggio. Poi una scena concitata in cui una donna giovane non vuole uscire dal caravan ma viene estratta a forza.
Quindi l’incendio. L’uomo butta una torcia infuocata nel mezzo. Poi una seconda torcia. E’ chiaramente un incendio doloso e ad accenderlo sarebbero stati gli stessi Helt. A tal proposito vi sarebbero già stati dei riscontri con le telecamere. Blu Helt ha ricostruito in modo diverso l’accaduto, parlando di una candela dimenticata accesa ed ora rischia una denuncia. Helt ha anche chiesto aiuto al Comune, dicendo che si troverà costretto a rubare se non lo otterrà. Sull’episodio stanno ora indagando i carabinieri di Schio.
Nel frattempo arriva una presa di posizione di PrimaNoi con un comunicato dal titolo chiaro: “NOMADE SI BRUCIA LA ROULOTTE LASCIANDO ALL’ADDIACCIO I FIGLI. COMITATO PRIMANOI, TOGLIERE SUBITO LA PATRIA POTESTA’ AI GENITORI”
“Togliere subito la patria potestà ai genitori, questo è un passaggio essenziale che ogni amministrazione comunale interessata dal problema degli zingari dovrebbe attuare di norma” -è quanto dichiara il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi Alex Cioni a margine delle ultime rivelazioni sulla roulotte andata distrutta dalle fiamme l’altra notte a San Vito di Leguzzano. Le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza mostrano che ad incendiare la casa mobile sia stato proprio Blu Helt noto, tra le altre cose, per il tentativo di furto nel magazzino di Ermes Mattielli a Scalini di Arsiero.
Non è la prima volta che il comitato di cittadini PrimaNoi propone la soluzione dell’affido coatto dei minori ai servizi sociali, considerandola una delle strade preferenziali da perseguire per “instillare in questi soggetti ancora in età di apprendimento le regole basilari della civile convivenza”.
“Abbiamo a che fare con persone che hanno scelto di vivere ai margini dei loro ghetti, per questo motivo le amministrazioni comunali non hanno nessun dovere nei loro confronti. 
Gli appartamenti pubblici quando ci sono vanno assegnati prima alle famiglie italiane -spiega Cioni-, però si può e si deve intervenire sui bambini per evitare che siano destinati ad una emarginazione sociale perenne che inevitabilmente li trascinerebbe a seguire le poco edificanti orme dei genitori”. Articolo ripreso dal giornale online Tviweb.it

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