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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

1 maggio 2013

PRIMO MAGGIO, UN TEMPO ERA IL GIORNO DEDICATO AI LAVORATORI

Famiglia in relax. Per molti lavoratori solo un ricordo
Viviamo una stagione di crisi che non è solo economica ma di sistema e culturale, figlia (anche) di politiche dogamtiche eterodirette dai guru del liberismo economico che ci hanno fatto credere nel mito del consumismo e di valori incentrati nel mantra dell'individualismo. Il che ha dato ancor più valore ad uno stile vita il cui cinismo è riassumibile in questa locuzione latina: mors tua vita mea.  Il Primo di Maggio, secondo la tradizione, è la festa dei lavoratori.
Giorno di festa quindi ma giro per la mia città vedo discount, centri commerciali e supermercati aperti come se questi luoghi offrissero un servizio indispensabile come quello che garantisce un pronto soccorso di un ospedale.
E' il mercato bellezza! mi sento rispondere quando muovo alcune riflessioni critiche su una normativa (inserita un anno fa dal Governo Monti) che permette l'apertura festiva e domenicale in spregio ai bisogni più elementari di chi è costretto ad accettare - obtorto collo - un sistema che con i tempi che corrono è propedeutico a spremere come limoni i lavoratori e le lavoratrici: se ti va bene così altrimenti quella è la porta, ti dicono senza tanti peli sulla lingua.
Chi sostiene che le aperture domenicali e festive favoriscono i consumatori - e i consumi, ma su questo punto ci sarebbe da aprire un altro capitolo -, sono proprio coloro che il venerdì sera alle 17 terminano la propria settimana lavorativa avendo la possibilità di godersi il fine settimana con i propri cari: come al solito sono tutti bravi a fare i gay con il sedere degli altri.
Comunque sia, se fare la spesa la domenica o il Primo di maggio, così come a Santo Stefano o a Pasquetta è indispensabile, allora vorrei che fossero aperti in questi giorni anche gli uffici pubblici, le banche, le poste, gli asili e quant'altro possa dare un servizio utile ai cittadini. Poi ne riparliamo!
Alex Cioni

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