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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

E io pago!

EFFETTO MONTI: UNA VALANGA DI AUMENTI PER LE FAMIGLIE ITALIANE


Con l'arrivo del 2013 le famiglie italiane saranno costrette a pagare almeno 1.500 euro in più per colpa degli aumenti: è uno dei tanti effetti negativi di un anno di governo-Monti. 
Secondo le previsioni di Adusbef e Federconsumatori, tra Imu, bollette, bolli e servizi postali e bancari, pedaggi, tariffa rifiuti, alimentari, biglietti dei treni, rc auto, gli aumenti saranno “insostenibili”, pari a 1.490 euro a famiglia e “determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita (già duramente provate) e sull'intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi”, causata dalla politica di tagli e restrizioni dell’Esecutivo Monti. 
Ma vediamoli nel dettaglio: si comincia con la tariffa sui rifiuti che aumenterà da aprile del 25%, pari a 64 euro in più a famiglia. 
A salire saranno anche i prezzi degli alimentari (+5%, 299 euro in più), l'assicurazione auto (+5%, 61 euro in più), le tariffe professionali e artigianali (114 euro in più), quelle aeroportuali (dopo il rinnovo dei contratti di programma di Sea a Milano e Adr a Roma) oltre alle bollette di luce e gas, anche se in modo più contenuto rispetto all’anno scorso, e dell'acqua, la cui tariffa sarà presto aggiornata dall'Autorità per l'energia. Altro rincaro (1,5 euro in più) anche per il canone Rai, per il bancoposta, i francobolli e le raccomandate. 
Molte delle pesanti ricadute su prezzi e tariffe deriveranno dall'Imu, che Berlusconi ha garantito che abolirà se il Pdl vincerà le elezioni, applicata sui settori produttivi a cui si aggiungerà anche il malaugurato aumento dell'Iva da luglio. 
Anche le previsioni a breve non sono positive: le famiglie li affronteranno con le tasche vuote e sulla scia dei consumi natalizi in brusca frenata, secondo il Codacons, anche i saldi faranno registrare una contrazione delle vendite, anzi, il budget che le famiglie dedicheranno allo shopping sarà addirittura dimezzato. 
Quattro anni fa, infatti, la spesa media delle famiglie durante i saldi era pari a 450 euro; per i prossimi saldi in partenza il 2 gennaio, invece, le famiglie spenderanno una media di 224 euro, con una contrazione del 50,2% in soli 4 anni. 
Sono tutti numeri e cifre che purtroppo mostrano con chiarezza la situazione economica di recessione nella quale il governo Monti ha condotto il nostro Paese.

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