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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

La disoccupazione aumenta, Monti è una risorsa

STIME COMMISSIONE UE SU ECONOMIA,  LA COMMISSIONE CONFERMA UN ALTRO ANNO DURO PER L’ITALIA
 
La Commissione europea nei giorni scorsi ha pubblicato  le nuove stime sull'economia dell'Eurozona; il lavoro rimane tra le principali preoccupazioni, infatti secondo la Commissione la ripresa dell'Unione europea e dell’intera eurozona sarà tiepida e non inizierà prima del 2014. Per quanto riguarda l'Italia, viene confermata la fase di profonda recessione.
La Commissione ha dovuto rivedere al ribasso le previsioni di crescita per tutta l’Eurozona il che significa che il picco della crisi, a partire dal fronte occupazionale, deve ancora arrivare.
Per l’Italia le previsioni non sono positive tant’è vero che la fiducia espressa dal premier Mario Monti per una graduale ripresa dell’economia nazionale già a partire dal 2013 risulta tutt’altro che reale.
Purtroppo, la fine della stagione depressiva dell’economia italiana non è alle porte e non finirà se non si creeranno le condizioni per un rilancio delle attività produttive anche attraverso la fine della stretta al credito erogato alle imprese.
La politica dell’Ue avrà successo se terrà conto non solo delle richieste di rigore dei bilanci volute dai tedeschi, ma anche di una dimensione solidaristica verso quei Paesi i cui popoli stanno già pagando duramente gli errori di una crisi economica generata in primis dalle cosmopopolite oligarchie dell’alta finanza.
  
Alex Cioni

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