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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

La propaganda all'invasione continua


IMMIGRAZIONE. PER RAI 3 BISOGNA ACCOGLIERLI TUTTI IN CASERME E OSPEDALI DISMESSI                     


La proposta della Gabanelli (la famosa conduttrice di Report) per un progetto organico funzionale ad integrare i richiedenti asilo illustrato ieri sera per il programma Agorà 2017 di Rai3, mi conferma che facciamo bene nel sostenere una posizione chiara, netta e determinata contro ogni tipo di compromesso verso la cianciata accoglienza degli immigrati. 
Essendo richiedenti asilo, di cui come noto una parte maggioritaria sono dei veri e propri millantatori, perché dovremmo spendere miliardi di euro per sistemare caserme dismesse per inserirci gli africani provenienti dalla Nigeria o dal Senegal, o per pagare il personale che li dovrebbe seguire e poi per formarli ad una professione quando come è altrettanto noto che ci sono milioni di disoccupati italiani con un 40% di disoccupati che rientrano nella sfera giovanile?. No! prima vanno create le condizioni per bloccare i flussi dalla Libia, poi l'Europa tutta deve lavorare per investire nel continente africano per aiutare gli africani a casa loro (nel limite del possibile senza deleterie politiche assistenziali). 
Seguendo la logica della Gabanelli si andrebbe solo ad alimentare il mercato di esseri umani a beneficio delle organizzazioni criminali che lucrano in loco sulle vite di questi ragazzi dispensando nel contempo pie illusioni che produrrebbero nel tempo conflitti ancora più gravi tra i migranti e noi tutti. Che ve lo dico a fare.

Alex Cioni

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