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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...
INDIGNADOS A SCHIO: VOLANTINAGGIO PER MANIFESTARE L'INDIGNAZIONE VERA, QUELLA DEI PATRIOTI ITALIANI

Questa sera i cosiddetti "indignados" scledensi vicini al centro "sociale" Arcadia si raduneranno in centro storico per un'assemblea pubblica. I membri dell'associazione culturale Posizione rispondono invece nel pomeriggio con un volantinaggio per manifestare solidarietà alle Forze dell'ordine. All'iniziativa parteciperanno il coordinatore vicario del Pdl Alex Cioni e la referente della Giovane Italia Giulia Boscato.

<< Partecipiamo - spiegano all'unisono - perché dopo i fatti sconcertanti di Roma vogliamo esprimere pubblicamento la nostra di indignazione verso un'area politica incapace di assumersi le proprie responsabilità per quanto accaduto a Roma sabato scorso. Troppo comodo trincerarsi dietro ai soliti slogan cui la sinistra è maestra accusando le forze di polizia di essersi infiltrate tra i manifestanti o dando dei fascisti ai violenti.

Se il movimento di protesta che sta emergendo al livello planetario ha molte ragioni di fondamento - continuano Cioni e Boscato -, come l'accusa ad un sistema fin troppo subordinato ai poteri economico-finanziari sovranazionali responsabili di avere sfalsato l'essenza ed il ruolo primordiale dell'economia, non è accettabile che le manifestazioni diventino l'occasione per i soliti noti di devastare una città. La verità è una sola e supportata dai fatti: oggi si fanno chiamare "indignati", ma ieri si chiamavano disobbedienti o girotondini, quindi sono sempre i medesimi elementi di quella sinistra che a Schio vengono foraggiati e coccolati dal partito Democratico >>.


L'addetto stampa

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