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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

BACINO DI LAMINAZIONE ALLE ASTE: DOPO DIECI ANNI E TRE ESONDAZIONI, IL COMUNE NON HA ANCORA UN PROGETT


Sul bacino di laminazione previsto in località Aste, l’amministrazione comunale ha risposto alla nostra interrogazione (clicca qui) in modo tanto chiaro quanto sconfortante: ad oggi, non esiste alcun progetto. La nostra interrogazione, discussa in Consiglio comunale, chiedeva conto dello stato di avanzamento del cosiddetto “progetto alternativo” di bacino di laminazione, annunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici nel mese di febbraio come sostitutivo rispetto a quello inserito nel bilancio di previsione a fine 2023. 
Volevamo sapere se fossero stati definiti i dettagli tecnici ed economici dell’opera, e con quali tempistiche l’Amministrazione intendesse procedere.
La risposta ottenuta è, purtroppo, una certificazione dell’immobilismo. Dal 2014 – anno della prima esondazione del torrente Caussa nel quartiere della Santissima Trinità – sono passati più di dieci anni, durante i quali si sono verificati altri due episodi alluvionali, con danni e disagi per numerose famiglie residenti. Eppure, nonostante un primo stanziamento in bilancio sia arrivato solo nel 2022, non esiste ancora un progetto definitivo, né tantomeno una tempistica certa. 
Comprendiamo le complessità tecniche, le interlocuzioni con gli enti sovracomunali, e le difficoltà legate ai procedimenti autorizzativi. Ma è lecito chiedersi: è accettabile che, dopo oltre un decennio e tre alluvioni, il Comune di Schio non abbia ancora prodotto uno straccio di progetto da sottoporre alla cittadinanza?
Questa assenza di pianificazione pesa, e non solo sul piano amministrativo. Pesa sul piano politico, perché dimostra un’evidente mancanza di visione nell'affrontare il problema. 
E pesa sul piano delle responsabilità verso i cittadini, che ad ogni pioggia intensa tornano a convivere con l’angoscia dell’acqua in casa.
Noi non ci rassegniamo. Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia continueremo a chiedere chiarezza, trasparenza e soprattutto impegni concreti. Perché chi governa la città ha il dovere di tutelare il territorio e garantire sicurezza ai suoi cittadini. Non tra dieci anni, ma adesso.


Alex Cioni - Gianmario Munari
Gruppo consiliare Fratelli d’Italia

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