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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

SCHIO, ALTRO VIDEO PUBBLICATO SU YOUTUBE DA UN GRUPPO GIOVANILE TRAPPER: MONETIZZANO VEICOLANDO MESSAGGI CHE ESALTANO LA VIOLENZA E UNO STILE DI VITA CRIMINALE


Si tratta del gruppo trapper che già aveva fatto discutere nelle scorse settimane per dei "video intrisi di contenuti che istigano alla violenza e a comportamenti criminali allo scopo di trasformare la musica e la creatività in un lavoro e una fonte di guadagno" - spiega il consigliere comunale scledense ed esponente di Fratelli d'Italia Alex Cioni. 
 
"Per come la vedo io - spiega Cioni - questo tipo di esibizioni non hanno niente a che vedere con la cultura musicale o con l’espressione di forme di disagio giovanile che ci sono ma che questi gruppi alimentano esaltando modi comportamentali che vanno censurati fermamente".
Cioni fa sapere di essere stato più volte bersagliato per strada da insulti e minacce da parte di giovani vicini con ogni probabilità a questi gruppi trapper.
"Questi ragazzi, spesso stranieri di seconda o terza generazione, esprimono un atteggiamento sfrontato e aggressivo, il che denota una scarsa educazione quale conseguenza non solo di problemi educativi all’interno delle famiglie in cui questi ragazzi vivono, bensì dell’intero sistema. Penso per esempio alla scuola che non dovrebbe limitarsi ad istruire ma dovrebbe riscoprire l’aspetto educativo. Servirebbero - conclude il consigliere comunale scledense - maggiori investimenti in politiche giovanili, creando centri di aggregazione e potenziando il lavoro educativo di strada, il sostegno scolastico, iniziative sportive e culturali".
 

 
Il servizio di Tva Vicenza a margine della segnalazione dello scorso ottobre

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