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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

SCHIO, AUMENTA LA PRESENZA DI RICHIEDENTI ASILO PROVENIENTI DALLA ROTTA AFRICANA CIONI, BASTA PARCHEGGIARE FALSI PROFUGHI IN GIRO PER LA CITTA'

Se fino a marzo dell'anno scorso la presenza di richiedenti asilo a Schio provenienti dalla rotta del Mediterraneo era in calo, dalla fine del 2021 i migranti in città sono tornati a salire come conseguenza dell'aumento dei flussi in ingresso, tant’è che nei primi 8 mesi di quest'anno sono oltre 59.000 i migranti arrivati in Italia (i dati tengono conto solo della tratta marittima), contro i 39 mila del 2021 e i 18 mila circa dei primi otto mesi del 2020.
<< Attualmente la gran parte dei migranti arrivano dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Bangladesh – spiega il consigliere comunale Alex Cioni – ma si tratta per lo più di migranti economici che  andrebbero immediatamente espulsi. Invece, com’è successo con la marea di nigeriani arrivati tra il 2015 e il 2017, saranno ripartiti in giro per l’Italia come richiedenti asilo ottenendo vitto e alloggio pagato dai contribuenti italiani >>.
 
Su questo tema il consigliere di SchioCittà Capoluogo e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia ha depositato un'interrogazione al sindaco per sapere se a fronte delle richieste della Prefettura vicentina per reperire nuovi posti letto l’Amministrazione comunale ha informazioni sull’arrivo in città di altri richiedenti asilo presi in carico dalle cooperative accreditate.
Dalla risposta all'interrogazione i numeri certificano che la presenza di richiedenti asilo in città è tornata a salire. Se nel 2018 Schio ha raggiunto il picco di presenze con oltre 200 richiedenti asilo, nel 2020 erano ancora 135 le persone ospitate in numerosi alloggi messi a disposizione dalle cooperative accreditate all’accoglienza, scese poi a 115 al 31 marzo dell’anno scorso. Invece, al 31 dicembre del 2021, sono tornati leggermente ad aumentare arrivando a 122 individui e 128 nei primi sei mesi di quest'anno.
 

Un aumento che riguarda coloro che hanno avviato la richiesta di residenza anagrafica in Comune -spiega il consigliere. << Il numero di richiedenti asilo può essere ancora maggiore di quanto risulta agli uffici comunali non essendoci da parte delle cooperative l'obbligo di informare l'ente comunale sugli ingressi in città >>. 
Una situazione che secondo Cioni spiegherebbe la difficoltà della Prefettura di reperire posti letto su tutta la provincia di Vicenza. << Continuerò a vigilare speranzoso che con il voto di fine settembre si realizzino le condizioni politiche per un radicale cambio di rotta nella gestione nazionale dei flussi migratori illegali. La tratta di queste persone deve terminare come deve terminare la redistribuzione di falsi profughi da parcheggiare nelle nostre città >>. 





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