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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

VENETO, I DETENUTI STRANIERI SONO QUASI IL 56%, MENTRE LA MEDIA ITALIANA E' AL 34%

COMITATO PRIMANOI: "ALTRO CHE (SOLO) PERCEZIONE. TRA UNA CATTIVA IMMIGRAZIONE E IL CRIMINE ESISTE UNA EVIDENTE CORRELAZIONE"
In Italia gli stranieri sono il 10% circa della popolazione
(clandestini compresi), ma rappresentano il 34 % dei detenuti reclusi nelle carceri. In Veneto va ancora peggio: i detenuti stranieri sono il 56% circa, in Trentino Alto Adige il 71%, mentre in Friuli Venezia Giulia arrivano al 41%. Nel suo complesso il Triveneto conta una percentuale di stranieri in carcere tutt'altro che irrilevante: il 56% circa. Decisamente più alta quindi della media nazionale.
Alla luce di questi dati diffusi dal comitato di cittadini PrimaNoi, interviene il suo portavoce Alex Cioni, sostenendo che "sarebbe interessante sapere cosa ne pensano coloro che dell’immigrazione hanno una visione improntata da dei assurdi condizionamenti di natura ideologica improntata sull'accoglienza senza se e senza ma".
Per il rappresentante del comitato, i numeri elencati dimostrano in modo incontrovertibile che "l’immigrazione è un tema che va bonificato dalle semplificazioni di un peloso solidarismo buonista, perché da qualsiasi punto di vista si affronti questa tematica, -contina Cioni- non può venire meno la lucidità mentale e un approccio pragmatico che sia funzionale agli interessi nazionali e del suo popolo”. 
E aggiunge: “Coloro che negano una connessione tra la cattiva immigrazione e il disagio sociale che quasi sempre si trasforma in crimine, non solo producono disinformazione, ma non sono nemmeno utili alla buona causa dei tanti stranieri per bene che vivono e lavorano nelle nostre terre in modo onesto e nel rispetto delle regole”.

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