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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Un parlamento di bocciati ma "ripescati"

NON TUTTE LE CIAMBELLE ESCONO CON IL BUCO EPPURE QUALCUNO VA A NOZZE LO STESSO

Voi ce l'avete con la #Boldrini ma del veneto Udc Antonio de Poli vogliamo parlarne? 
Un democristiano eletto nel 2013 in nella lista in appoggio di Mario Monti, poi sostenitore dei governi di centro sinistra con Casini, mentre domenica scorsa è stato rieletto senatore nel centro destra nonostante l'Udc-Noi con l'Italia abbia ottenuto meno voti delle liste della destra radicale il cui risultato è arrivato ben sotto allo soglia di sbarramento del 3%. Un anno fa dichiarò che «il rapporto con la Lega è importante, perché è una costola del centrodestra. Ma è ovvio che nel momento in cui il centro è rappresentato da due forze che interpretano il 25% dell’elettorato, la conduzione del centrodestra è al centro». Avrà molte capacità il democristiano veneto, di sicuro non quella di analista politico in grado di leggere la realtà che emerge nella società.
Comunque, è evidente che bisogna saperne una più del diavolo per riuscire a staccare ancora una volta un biglietto vincente per il Senato nonostante la sonora bocciatura ricevuta dagli elettori sia a livello nazionale che in casa propria. 
Oltretutto solo degli schiocchi potevano realisticamente credere possibile che la neo lista democristiana potesse raggiungere il 3% a livello nazionale, eppure in fase di trattativa i vecchi volponi dc hanno saputo bleffare bene. Con lui  ci sono altri nomi noti recuperati in parlamento grazie alle pluricandidature che il Rosatellum garantiva. Il "nostro" De poli si trova perciò in buona compagnia tra coloro che seppur in ritardo hanno staccato il biglietto vincente della lotteria di Capodanno. Complimenti!

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