Nasce il Comitato d'Azione Sociale - Prima gli italiani


TORNIAMO AD ESSERE COMUNITA'. CONFERENZA STAMPA-PRESIDIO NEI PRESSI ALL'ALBERGO DUCA D'ESTE A SANTORSO (VI) CONTRO L'OPERAZIONE MARE NOSTRUM


Nasce il Comitato d'Azione Sociale-Prima gli Italiani allo scopo di creare sul territorio una rete di attivismo sociale propedeutica ad aiutare concretamente quei nostri connazionali abbandonati dalle istituzioni.

Sarà un comitato di persone che andranno ad occuparsi sopratutto di sociale provando anche con piccoli gesti a migliorare la vita di chi è entrato nel vortice della crisi. Siamo ancora in fase embrionale, quindi aperti alla collaborazione di chiunque condivida la linea guida della preferenza nazionale come unico punto fermo dal quale partire per costruire una rete di solidarietà e di mutuo soccorso. 
Sabato 11 ottobre alle ore 17.15 circa saremo assieme all'associazione culturale Contra Tenebras e a chi vorrà aderire, nei pressi dell'albergo Duca d'Este in via G. Caselin a Santorso, per protestare contro l'infame operazione Mare Nostrum e l'accoglienza dei sedicenti profughi cui viene riservato un trattamento di favore quando nel contempo ci sono migliaia di connazionali che vivono ai margini dell'esistenza perchè vittime di una crisi economica che non da segni di cedimento. 
Per noi la priorità è di pensare a come affrontare la povertà degli italiani condannando ogni tipo di speculazione sul fenomeno migratorio: dagli scafisti alle organizzazioni non governative solo di facciata fino ai cosiddetti centri di accoglienza. 
L'Italia di oggi è in estrema difficoltà, non può quindi garantire i servizi essenziali di solidarietà sociale neanche per i suoi cittadini. Non è razzismo o egoismo pensare prima agli italiani, ai Veneti e ai vicentini, per noi è un dovere. L'immigrazione senza regole che ne determinino i flussi è un crimine e rischia di scatenare focolai di razzismo e una guerra tra poveri dagli esiti imprevedibili. 
La pietas è un sentimento di misericordia nobile e rispettabile che alberga in ogni persona di buon senso ma come si fa ad abbracciare l'umanità e i problemi di chiunque quando si lasciano da soli i propri vicini di casa, i propri fratelli, chi ti è cresciuto accanto per una vita contribuendo a costruire la Comunità in cui viviamo.
Abbracciare in questo modo i problemi dell'umanità non è amore per il prossimo ma è una forma di peloso solidarismo che pervade con il suo lezzo dolciastro l’intera società occidentale.


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