SCHIO, FRATELLI D'ITALIA SULL'IMPIANTO DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI: BENE L'ALLARGAMENTO DELLA RETE DEL TELERISCALDAMENTO IN CITTA'. LA REPLICA DELLA VICESINDACO CRISTINA MARIGO E CANDIDATA DEL CIVISMO IN SALSA GRILLINA


In relazione allo sviluppo della rete del teleriscaldamento che AVA sta portando avanti in città, interviene Alex Cioni, consigliere comunale di SchioCittà Capoluogo e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia.
“Se oggi l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti brucia al massimo della potenzialità, Valter Orsi e Cristina Marigo promettevano in campagna elettorale la dismissione dell’impianto. Come dice un adagio latino, errare è umano perseverare è diabolico. Infatti, nell'ultimo consiglio comunale di gennaio, la maggioranza ha deciso di approvare una proposta di iniziativa popolare finalizzata a rilanciare nuovamente l’obiettivo di un depotenziamento di Cà Capretta.
Però non hanno spiegato se e come sarà possibile garantire lo sviluppo della rete del teleriscaldamento che AVA sta portando avanti in zona industriale. Ma l’ipocrisia dei civici in salsa grillina si è manifestata agli occhi di tutti quando si è trattato di approvare nella medesima seduta il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAESC) che la maggioranza ha portato all’esame del consiglio comunale. Un Piano che ha la funzione di rafforzare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici garantendo ai cittadini l’accesso a un’energia sostenibile e alla portata di tutti riducendo l’emissione di inquinanti in atmosfera.
In aula non ho mancato di evidenziare che il Piano descrive in maniera positiva il nostro impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, al punto da certificare con una scheda tecnica che grazie all'allargamento della rete del teleriscaldamento, aumenta lo spegnimento di caldaie a combustibile tradizionale, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione dell’impatto ambientale.
A questo punto anche un bambino dell’asilo si domanderà com’è possibile sostenere entrambe le posizioni senza palesare una evidente contraddizione politica. Delle due, l’una. A nostro parere non si può assecondare coloro che individuano nell’inceneritore uno strumento che ci farà morire tutti, approvando contestualmente un Piano che lo descrive in maniera del tutto opposta”.
Nel dibattito interviene anche il presidente di circolo di Fratelli d’Italia Gianmario Munari. “Se in campagna elettorale la pessima pratica delle promesse da marinaio sono all’ordine del giorno, consideriamo ancora più grave che chi amministra già da dieci anni la città, si lasci andare a un modo di fare politica che ancora una volta mette in evidenza l’approccio cerchiobottista del sindaco e della sua vice. Tanto per fare un esempio, invece di continuare a lisciare il pelo all'estremismo ambientalista, avrebbero dovuto esaminare la fattibilità di condurre il teleriscaldamento oltre la zona industriale per servire la nostra piscina e il palazzetto dello sport. A nostro avviso questo è quanto avrebbe fatto chi ha una visione della città lungimirante e libera da condizionamenti di natura ideologica".

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Mi spiace rilevare che la candidata dei civici in salsa grillina è stata male informata.
1) Il centro destra già nei primi anni 2000 propose il teleriscaldamento quando ancora non esisteva.
2) Sono stato eletto in consiglio comunale 5 anni fa.
3) Non abbiamo mai parlato di potenziamento dell'impianto, tanto è vero che a dicembre ho portato un emendamento al DUP (bocciato dalla sua maggioranza) con il quale ribadivo qualsiasi opposizione di ampliamento che comunque non è all’ordine del giorno. Ecco il testo: "ci opponiamo a qualsiasi ipotesi di ampliamento dell’impianto di termovalorizzazione di Cà Capretta. Valuteremo le condizioni di un graduale ridimensionamento dell’impianto compatibilmente con gli investimenti approvati in questi anni per lo sviluppo della rete del teleriscaldamento".
4) Le emissione in atmosfera sono periodicamente esaminate dal Policlinico di Milano. Viene certificato che i valori in atmosfera sono inferiori a quelli di legge, stabilendo che il contributo da parte dell’impianto all’inquinamento dell’area è contenuto e non determinante.
5) Come si fa a sostenere che il teleriscaldamento è un "potenziale per le nostre aziende" e contestualmente sostenere che l'impianto di incenerimento dei rifiuti va ridimensionato senza dire però come si può garantire la stessa potenzialità e sostenibilità economica dell'impianto?

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