SCHIO, RECRUDESCENZA DI FURTI IN APPARTAMENTO. DOPO QUASI 5 MESI ANCORA NESSUNA RISPOSTA DALLA PREFETTURA SUI DATI STATISTICI DEI REATI IN CITTA' NEL BIENNIO 2020/21

Come accade solitamente in estate, la recrudescenza di furti in alcuni quartieri della città sta mettendo a dura prova la pazienza degli scledensi. Il sindaco di Schio insiste nel chiedere la collaborazione dei suoi concittadini tenendo informato il Comune sulle effrazioni subite in modo da intensificare i controlli con la Polizia Locale, mentre tra le vittime dei furti c’è chi rilancia l’attivazione di una chat per uno scambio di informazioni utili nel contrasto a questi fenomeni criminosi.
<< Ormai sono anni che intere zone della città sono lasciate in balia dei ladri, Magrè su tutte. I furti sono in costante aumento, almeno nel quinquennio 2014 2019, eppure non mi pare che le istituzioni incaricate ad offrire servizi al cittadino si siano attivate efficacemente mettendo in campo delle contromisure tali da arginare questo odioso fenomeno >> – spiega il consigliere del centrodestra Alex Cioni ed esponente di Fratelli d’Italia. << In assenza di un puntuale intervento dagli organi competenti statali – sottolinea il consigliere -, i cittadini non hanno alternativa se non di agire autonomamente attraverso la rete del controllo di vicinato e una serie di contromisure come l'implementazione in casa di sistemi di sicurezza privata disponibili nel mercato che però hanno un costo per il cittadino >>. 

Cioni fa presente di aver portato per due volte la proposta in consiglio comunale ma in entrambe le occasioni il suggerimento è stato bocciato da Orsi e la sua maggioranza << aggrappandosi a scuse pilatesche >>. << Avevo chiesto che sia l’ente comunale a farsi da garante per il controllo di vicinato in modo da guidare i cittadini in questo percorso civico sulla sicurezza urbana >> - precisa il consigliere comunale che nel frattempo ha dato il via ad una sua chat whatsapp allo scopo di gettare le basi per i primi comitati di quartiere. 
<< Un percorso avviato a metà a causa del covid e i provvedimenti governativi nel contrasto all'emergenza sanitaria >> - ci tiene a precisare Cioni che nel rilanciare il progetto evidenzia però che << senza la collaborazione della cittadinanza i buoni propositi rimangono lettera morta >>. 
Il consigliere segnala altresì di aver presentato ai primi di febbraio una interrogazione per entrare in possesso dei dati statistici sui reati commessi in città nel 2020 e 2021 senza però ottenere alcuna risposta. << Sono paziente – sottolinea Cioni – ma 5 mesi dovrebbero essere un tempo sufficiente. Non me la prendo tanto con il Comune ma con gli uffici della Prefettura a cui è stata girata la mia richiesta dagli uffici del sindaco >>.

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