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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

DURANTE I GOVERNI DI SINISTRA SONO MORTE IN MARE PIU' DI 15MILA PERSONE

ALEX CIONI PRIMANOI: PER SALVARE LE VITE E' NECESSARIO SCORAGGIARE LE PARTENZE, NON ALIMENTARLE COME E' STATO FATTO INVECE DAI GOVERNI PRECEDENTI

Dal 2014 al 2017 sono stati più di 15mila i migranti che hanno perso la vita in mare. Così almeno secondo l’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr). “Una vera e propria ecatombe verso la quale nessuno può rimanere indifferente e insensibile” –spiega il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, Alex Cioni.
Secondo il comitato va però ribadito che queste stragi, che non tengono conto di coloro che hanno trovato la morte durante la traversata del deserto del Sahel e in terra ferma, "sono la conseguenza di una stagione politica aperta all'accoglienza dei sedicenti profughi, quando cioé l'Italia come Stato abdicava al proprio ruolo di controllo delle frontiere marittime per lasciare alle Ong e ai trafficanti di esseri umani la gestione dei flussi, favorendo di conseguenza l'organizzazione delle tratte clandestine e le traversate illegali che hanno poi causato la morte di migliaia di persone”.
Il portavoce di PrimaNoi attacca coloro che in queste ore accusano il Governo italiano e il ministro dell'Interno per la "sciagurata morte di 117 persone", sostenendo che “le accuse sono strumentali e di un cinismo vergognoso, mosse proprio da coloro che hanno sulla coscienza 15mila persone. Il Governo non ceda -insiste Cioni- continuando sulla strada della chiusura dei porti italiani alle Ong, essendo questa soluzione l’unica plausibile in questo momento per scoraggiare le partenze e, conseguentemente, per salvare la vita di migliaia di persone”.

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