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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Puscher africano arrestano nuovamente. Marocchino evade dagli arresti e organizza una spedizione punitiva

SCHIO,IL COMITATO PRIMANOI RINGRAZIA GLI AGENTI DELLA POLIZIA LOCALE. NEL FRATTEMPO E' STATO ARRESTATO UN RICHIEDENTE ASILO PER SPACCIO DI EROINA
 
E’ stato arrestato Karim El Moutaoukil, il 19enne che spacciava davanti alle scuole di Schio. Qualche settimana fa era finito ai domiciliari ma se ne era fatto beffe facendosi vedere in giro per la città. Il ragazzo non solo è evaso ma ha organizzato una spedizione punitiva ai danni di un altro ragazzo che avrebbe osato fare delle confidenze agli agenti della Polizia Locale.
“Doveroso complimentarsi e ringraziare il comandante Giovanni Scarpellini e i suoi uomini per l'attività svolta in questi mesi" -scrivono in una nota gli attivisti del comitato di cittadini PrimaNoi. "Un lavoro prezioso che sta arginando il prosperare di queste gang di farabutti importati o di seconda generazione che qualcuno tende ancora a a difendere giustificando i loro crimini limitandoli a delle esuberanze giovanili figlie di un disagio sociale la cui responsabilità ricadrebbe sopratutto sulla scarsa efficacia delle politiche di integrazione
invece sta diventanto un grosso problema di convivenza che anno dopo anno aumenta esponenzialmente”, - spiega Alex Cioni, portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi che in questi anni aveva in più occasioni segnalato l’insediarsi nel territorio di queste bande di delinquenti.
Per il comitato di cittadini, “abbiamo a che fare con delinquenti che vivono senza dubbio dei disagi esistenziali e culturali ma ciò non è dovuto al fallimento dell'integrazione, bensì a problematiche interne ai nuclei famigliari e alla difficoltà di perseguire dei percorsi educativi di formazione nel contesto scolastico. Il che -sottolinea Cioni- è la conseguenza di quella visione multiculturale propugnata da sinistra e che per decenni ci è stata venduta come se fosse il mondo ideale nel quale vivere".
Per il comitato l’arresto di Karim è quindi una notizia che va salutata positivamente: “Dopo mesi di violenze e di crimini di cui questo soggetto è stato parte attiva assieme ad altri mascalzoni che rimangono ancora in circolazione, la città aveva bisogno di questa notizia per stemperare quel clima di preoccupazione e di allarme sociale che inevitabilmente, e tutt’altro che immotivatamente, si era venuto a creare a Schio". 
Ieri intanto sempre a Schio è stato arrestato dai carabinieri  un richiedente asilo nigeriano dopo le segnalazioni arrivate agli uffici di via Maraschin a Schio. I militari in borghese hanno pedinato il 25enne nigeriano registrando tutti i suoi movimenti oltre alle persone con cui entrava in contatto. Una di queste in particolare spiccava: una più che nota conoscenza ai militari di Schio, che solo poche settimane fa lo avevano arrestato, sempre per spaccio di eroina. Nigeriano anche questo, Emmanuel Dominic è il 38enne pusher, anche questo nell’hinterland scledense, che un mese fa venne portato all’ospedale dai carabinieri, dove i medici lo sottoposero ad una lavanda gastrica per svuotargli lo stomaco dagli ovuli di eroina, che si era ingoiato per sfuggire al controllo dell’Arma.

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