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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Napolitano/Monti, il segreto di Pulcinella

LE FORZATE DIMISSIONI DI BERLUSCONI SONO STATE STUDIATE A TAVOLINO PERCHE' NON ERA GENUFLESSO ALLE CONSORTERIE EUROCRATICHE


Il Financial Times ha dedicato una pagina alle anticipazioni sui contenuti del libro di Friedman Ammazziamo il gattopardo, apparse anche sulla stampa italiana, dove si fa riferimento dei colloqui di Napolitano nell'estate 2011 con Mario Monti durante la fase precedente la nomina dell'allora presidente della Bocconi a premier dopo l'uscita di scena forzata di Silvio Berlusconi nel novembre 2011.

Queste sono notizie che non possono che suscitare forti dubbi sul modo di interpretare il ruolo di Presidente della Repubblica da parte di Giorgio Napolitano spiega lon. Sergio Berlato.

Le rivelazioni di queste ore rafforzano i dubbi che già avevamo in quei giorni precisa leurodeputato dal momento che i segnali che giungevano, dal famigerato spread fino agli attacchi dei mercati finanziari contro lItalia, parevano indicare una precisa volontà di sostituire il Capo del governo, legittimato dal voto di milioni di italiani, con una figura etero diretta dalle lobby finanziarie.

Berlato interviene polemicamente anche con il Movimento 5 Stelle che oggi attacca il Presidente della Repubblica pretendendone la messa in stato daccusa per il ruolo svolto nella nascita del governo Monti,  eppure ricorda leuroparlamentare vicentino in quellestate del 2011 era stato  proprio Beppe Grillo a chiedere a Napolitano di intervenire affinché congedasse Berlusconi per sostituirlo con una figura di profilo istituzionale e svincolata dai partiti.

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